ho conosciuto il peso dell’uomo,
le sue mani stringermi il collo.
fra i seni è colata una bottiglia di rhum,
era il giorno speciale della lingua di gatto;
il galoppo spaccava le costole,
guardavo gli areoplani
cercando i nomi di chi scorre il vento:
li ho visti scomparire
nelle sue gengive gonfie di sperma.
Tutt’ora vedo nel dissimile l’identico.
Donatella Maino
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