giovedì 16 giugno 2022

Invero


 Mia madre andava e veniva
in quel tempo senza annodomini,
in quegli anni col tredicesimo mese.
Non era strano, le ultime decadi dell'invero
erano sogni lontani nel provvisorio terrestre
che come acaro si annidava nei versi.
Chiamami sempre bambina,
che d'esser donna ne ho fatto vergogna.

Donatella Maino (Anni 2000)
Art. Francesco Paci Salerno.

mercoledì 15 giugno 2022

Innocenza e poesia


 oscillo, ondeggio
simile a me stessa
e a mille figure diverse.
se chiudo gli occhi
trovo il tuo volto,
dentro le palpebre serrate,
se li riapro
sei immagine che rifulge
alla pupilla dilatata.
nel mio letto ferito,
sono innocenza e poesia del peccato
come la gioia del vino, è pane bagnato,
cristallizzato al sale delle mie lacrime.

Donatella Maino (anni 2000)
Art. Manfred Koschabek.


martedì 14 giugno 2022

Satira


 ho cantato nel silenzio,
osannando i miei meriti
fino a disprezzarli;
come una talpa sapiente
sono uscita dalla tana
mettendomi sulle spalle
colui che cammina di traverso
lasciando agli idioti la fama
della rettitudine.
nei digiuni, nei sospiri,
siamo quasi ridotti alla fame:
istruirsi è faticoso.


Donatella Maino (anni 2000)
Art. Marina Tomasi.

lunedì 13 giugno 2022

Epilogo


 L'odio verso tutto ciò che è trascorso
non colmerà mai la nostalgia:
quella stanza con le sue ombre,
tu che mi guardi come se vedessi qualcosa
che non riconosci,
come osservassi il mare in un giorno di burrasca.
Quante volte alla stessa mensa,
ora mi offri l'amaro pasto della sofferenza,
levigo le parole come ciottoli di fiume
mentre il silenzio si allarga nel vuoto,
mosso da una ragnatela che filtra il dolore.


Donatella Maino
Art. Paci Francesco Salerno.

Autunno


Le foglie diventano gialle e rosse
ed io sorrido al dolore dell'artrite
ripensando ai miei pudici peli neri.
Escono piccole tarme dalla manica,
strizzano l'occhio romantiche
ad ancestrali visioni di rami in fiore.
Ancora la mia mano è
trappola al prenderti le reni,
distanza e respiro,
vita e morte appena.


Donatella Maino (anni 2000,anni nostalgici)
Art. Ida Dipa.

sabato 4 giugno 2022

Il sogno


 muoiono i sogni più teneri
muoiono attraverso il mistero
che è dentro  di me:
un sibilo lungo di vite confuse
dal riverbero della luce
di un primo mattino d'estate.
ascolta,
 senti anche tu  il mio sogno che pulsa
per rinascere nel meriggio di un giorno di primavera?


Donatella Maino 01.06.2022
Art. Rino Rossi.

venerdì 3 giugno 2022

Maria


Scritta ai tempi dell'uscita del libro "11 Minuti" di Paulo Coelho perciò datata.

Si dava agli eretici d'amore, Maria
che dal Brasile portava l'innocenza:
geme il chiarore nel cielo
delle piogge premature
- malavita di ventri insaziabili -
sui seni che cadono al tedio,
il liquido ardente che brucia le cosce
di lei fino ai polsi coperta di nero
davanti al camino di una casa prestata,
al sudario che ripudia la fame
soddisfacendo l'appetito volgare
per un soldo di terra laddove
le campane suonano sempre a martello.
 

"Mani tese ai ceppi d'onore:
 all'improvviso dentro di me è esplosa una luce, una sensazione superiore a tutto ciò che conoscevo. Ci siamo amati tanto,
alla fine ho conosciuto Dio"
(Paulo Coelho)


Donatella Maino
Art. Francesco Paci Salerno.
 

Viola


 i rami della quercia frustano
le mura del carcere spezzando
l'aria in tante piccole gocce:
una cavità antica, un amore feroce,
il corpo appeso ad una fune di parole.
Prego a mani mozze,
bestemmiando litanie,
bruciando diari macchiati di viola,
antico colore del vino appena fruttato.


Donatella Maino
Art. Celia Anahin.

lunedì 30 maggio 2022

Catechismi


 Ogni giorno è un mese nel retrobottega delle iniziazioni,
le sottovesti macchiate di rosso, l'acquavite rapprende
il coagulo morto prima di nascere, una culla che cade
e mormora piano l'ave maria.
Un velo da sposa impigliato nei rovi
una donna che ride appoggiata alla fonte
la bruma che segna sinuosità vagabonde
sulle linee contratte di un giorno
che muore inghiottito da scarpe di pezza
e catechismi a pieghe di pelle intessute alle colpe.


Donatella Maino
Art. Antonella Losso.

Non ho vent'anni


 ma  sono rimasta intatta
nei suoni della poesia, negli incantesimi verbali,
ancora mi prendono per mano
quando sono in territorio misterioso:
e' un colloquio nascosto
chè  il poeta vive nella solitudine.

Con il tempo diventa salvacondotto per
 la poesia


Donatella Maino
Art. Manfred Koschabek.

Trasparenza (a mio figlio)


 Ah, quella donna sfatta, autunnale
con le calze smagliate,
si fa pallido sesso alle acque,
è conchiglia smarrita ai fondali.
Eppure talvolta ha dei dubbi,
sente voci di grembo,
a memoria cento spade di rame.


Donatella Maino anni 2000
Art: Laura Beghin

giovedì 26 maggio 2022

L'attesa del messia


 o specchio mi distorce
l'attesa del messia
tracciando margini di sangue
in sordo ruggito.
a mani vuote, a piedi scalzi,
sono nudo filo d'erba radicato
tra la fessura del lastrico
e il marciapiede:
salga la mia voce al plesso degli dei
che il mio petto è in urto rauco
al fragore della terra.

 

 Donatella Maino
Art: Maurizio Nelli

Caramelle Elah nocecento


 Calzini rossi, gonne corte,
caramelle Elah novecento.
Spacco le pareti alla mia bolla:
amare, dormire, a volte parlare
e dire d'amaro il verso
quando coglievo viole fra i sassi
di quella strada antica
quando le dita dei piedi erano ossa
fasciate di stracci e le formiche
bracciali che stringevano i polsi.
Sotto il sonno sono ancora tutt'ossa,
ravvolta in spirale, la punta estrema
mi bacia le labbra.

Donatella Maino
FOTO MIA

mercoledì 25 maggio 2022

(Prosa antica)


 Nulla, nulla, non ti muovere,
ormai la frase è spezzata,
una parentesi e poi ancora una parentesi
hanno corroso la lingua, l'anima,
più non scorre sangue nell'io ubbidiente.
Imperversa la tua voce,
mi viene in mente l'urlo aperto cinque anni fa
mentre mi uccidevo cadendo nella neve
davanti ad una sporca locanda,
ero acqua sciolta al male.
Ancora l'insegna m'invita,
un affrettarsi di passi su e giù
agli angoli del mio cervello, all'imbarco per l'isola.
Così resto in silenzio e chino il capo sul petto
che mutilato disegna metà dello scempio.




Donatella Maino
Art.Kerstin Kuntze.


lunedì 23 maggio 2022

La campanella


 Ah, poter sorvergliare la mia vita!
Ricordo quel convento,
quelle vesti ampie e nere
andare fruscianti verso
grani di giaculatorie, amen o così sia!
Poi la gobba, quasi piegata in due
per nascondere attributi e rossori
affidandomi alla vergine maria.
La paura dei passi falsi, "bada a te,
indietro non si torna nessun ago e filo
può aggiustare labbra di rosa, nessuno
ti vorrà più, segnata a dito per la via".
La curiosità si fece inganno.
Scese la notte, sentivo il pulsare delle arterie
nella mente mille strali come fuochi d'artificio,
svolazzava qualche cornacchia o... erano le suore?
Lo vidi venire verso di me, ci sogliemmo nella neve,
ci accostammo, ci penetrammo,
forse era l'abisso, forse era la campanella dei frati,
ti prego fammi luce...
Me ne tornai a casa, placata, quasi rasserenata per quel dovere assolto.


Donatella Maino
Art. Vilma Alberti.

La rosa bianca


 Quella rosa bianca, arrossata ai petali,
si volge confusa alla frasca,
si sveste dell'intimo opale;
tenerezza della primavera
nel grembo rosa, colpa e inquietudine,
mascherato destino, flusso di stelle
e di nubi che fuggono, mutanti armonie
erompono come nastro ai lievi lombi,
scorrono il sorriso, incerte.


Donatella Maino
Art Luise

Silenzio


 vivo il mio lutto d'amore
con le caviglie legate,
chè le cose perse si ritrovano
con  tutto ciò che resta. il cesto è vuoto tanto che s'apre:
è un attimo segreto,
mai  ho avvertito
questo silenzio profondo.
Le parole nascoste e zitte in mezzo al guado
a un passo da noi che restiamo fuori.
No, nemmeno il ricordo salva.


 Donatella Maino 2022

Art. Manfred Koschabek

sabato 21 maggio 2022

Parigi


 E' sul pomo freddo degli alari
che rammendo i calzini di mio figlio,
lo sguardo annega nelle assenze
arrotate sulla stessa mola.
mi pungo le dita nude alla spinta dell'ago,
succhio il sangue, sciroppo di sterpi
smaltiti sull'argine dalla piena:
scarpe larghe, bocche sformate,
affondano le suole nella melma
respirando la brevità di un velo da sposa
conservato nella segreta del trumeau
in residui di ipnotico fiji sbrecciato alle narici
dall'aspro odore di canfora.
Dalle ogive di una chiesa protestante
mi torna il verso di un editto antico:
"Parigi vale bene una messa

 

Maino Donatella
Art . Antonella Losso.

 

Olivia


 La penetrò.
Furono trogoli di verde faggio
foderati a calce viva.
Olivia dei vent'anni nacque
e morì in un'ora,
fucilata al muro dei volantini
per un cucchiaio d'orz-oro e di nutella.

 

Donatella Maino  

Art. Henry Wang.

 

 

 

Due poesie pubblicate nel 2022 su Vivi Trento


 

Sono stata scelta con due mie poesie inviate da una cara amica ad un giornalino trentino, distribuito in luoghi molto frequentati, tipo centri commerciali etc. Ringrazio la mia amica, veramente notevole il suo affetto e la sua stima nei miei confronti. Allego le poesie in questione che amo molto e la copertina del giornalino
Grazie per l'eventuale vostra attenzione.
 
 
Donatella Maino.

mercoledì 18 maggio 2022

Clochard


 aveva un sacco di ragioni il clochard
per scoprirei misteri della sua vita insonne.
Solo la luce del lucernaio, al di sopra della smania,
gli  permetteva di cadere nelle tazze da tè,
fra il giallo del limone e il vapore dell'acqua bollente,
allora si metteva un cappello di tela cerata
e una camicia simile a una vela per alzarsi in volo
ed essere il bersaglio di qualche cacciatore
impiantato nel cemento sotto le volte
dei ponti-cimitero autostradali.
si tuffava ogni giorno nella nebbia del bucato
dove esprimeva il mistero dell'avversione
e il disgusto per le differenze capitali,
le rassomiglianze e le agnizioni.
percorreva il tonfo delle catene, il cigolio dei cingolati
le piatte-forme che  come lui nessuno mai colse

 

Donatella Maino (metafisica) anni '90
Art. Enrico Battiati.

domenica 15 maggio 2022

Maggio


 ancora il verde è nei canneti,
nel movimento d'aria il fremito d'ala.
tante cose rinascono a maggio,
sul viso rimane il segno degli anni
e sorrisi di bimba nella cuna.
a tutto questo penso,
penso ad un tramonto d'oro e di rosa
mentre ancora ti vedo sulla spiaggia
col bicchiere umido di vino,
guardi il mio volto inciso dalle rughe,
si profila al muro, senza calce,
cerco il vento con improvvise fughe

Donatella Maino
Art. Giuseppina Irene Groccia.

sabato 14 maggio 2022

Vibrazioni


 L'anima non s'appaga della saggezza,
con questa nuova voce torno poeta?
Io, che sono ancora grembo e mani
all'ortica e al giglio rassomiglio,
o alla vecchia che rade il muro claudicante;
nel mentre m'accomiato rullano i tamburi:
di delicati e truci versi porgo
la testa alla mannaia,
poi chiedo un fiore di tomba al mio vicino,
"donna, ti cercherò un giardino".


Donatella Maino
Art. Marina Tomasi

venerdì 13 maggio 2022

Mele bruciate


 Sono andata oltre la suggestione
come l'odore di mele bruciate
o dei rami di abete gettati nel fuoco.
poi su, su, a bere le linfe natali:
le mie ferite di bambina,
i geloni, le scarpe tagliate in punta,
l'idea di essere una figlia non voluta.
Una farfalla afghana scrive con gli occhi.


Maino Donatella
Art. Lidia Mandracchia

giovedì 12 maggio 2022

Onirica 26 (anni 90)

 

L'immensità era in agguato
in un angolo traslucido.
un tremolio d'acqua rifletteva
il volto di mio padre,
assomigliava a com'era nelle foto
con la mamma, capelli scompigliati,
quasi un sorriso vecchio
come inciampasse sempre
in un frammento di dolore.
Sei donna ormai, disse,
sollevando la mano
per salutare o schiaffeggiare.
I miei pezzi presero a cadere
lasciandomi libera di vivere mio padre
dentro gli anni, pellicole di sudore,
ritratti d'uomini e il Suo dolore.

Donatella Maino

martedì 10 maggio 2022

Reminiscenze


 le tue ginocchia sul mio corpo intrecciate
al bagliore della luna, ritrovo la tua mano.
Affinità e folgorazione tra noi protagonisti
di una favola antica immersa
in un vuoto d'amore,  un calco rinvenuto intatto
negli scavi;
sono percorsi del vuoto
ancora pieno di noi:
è un dolcissimo  fantasma d'amore
che vive nella quiete della polvere

Donatella Maino - 05-05-2022
Art. Marina Tomasi.

Champagne


 Champagne rosato imperiale
il sangue che spumeggia nelle vene
se la sfera di Dio s'allarga
ad espiarmi nel rantolo
della vecchia idiota
che inventa l'amore rubando
alla dignità il suo spessore.
E come un giorno ubiquo all'infinito
la dannazione procede
nelle sue verità e nei suoi contrari.


Donatella Maino
Art.Caterina Guido.

lunedì 9 maggio 2022

L’ansito mio del mare

 

 

⁵Questo pezzo ha 22 anni, l'ho scritto in occasione dell'intervento al seno, mi è stato tolto radicalmente e... il mio compagno di allora mi ripudiò in toto, poi... ho conosciuto mio marito e gli ho dedicato, con grande amore, questo brano, dunque, è un cimelio di grande valore per me. Lo propongo, oltre il tempo per ricordare alle donne che solo la prevenzione può salvarci,
 

Donatella - repost a vita 13.06.1996

 

 Gli voltavo la schiena con la civetteria
degli anni lontani, sudore lieve e gelido,
pazza adattavo le mie ragioni
con l’ago che rammenda l’enigma
della bambola morta.
Il suo respiro sassoso
s’incontrava con l’ansito mio del mare
negli assurdi della realtà mutilata:
sulla mancanza una chioccia
i suoi capelli bianchi al neoplastico
concedersi orizzonte dopo la malerba.
crepe nel cuore
a risalire gli affluenti di memoria.
la luce del sole entra senza croci dalle sbarre.

sabato 7 maggio 2022

Piccoli passi


 Mi sposto a piccoli passi
in una casa intossicata
da un vino mortale, è
il veleno del troppotempo.
Vorrei urlare quanto lo spazio che ho intorno
come un primitivo essere congelato dal silenzio.
Il tempo della vecchiaia è
una cisterna sfondata
da dove scivola via la memoria
che poi ritorna sterilizzata, eunuca.



Donatella Maino
Art. Manfred Koschabek

venerdì 6 maggio 2022

Cartoon


 Geometrie di cuore in chimica:
parallelepipedi senza volto svuotano
gli umori in totemici orinali.
Aggiungo due cilindri a braccio
un sfera in massa cranica, linee
si incontrano verso mille punti di fuga.
Ceneri d'altari dentro perle cave
formano collane funerarie
come il sapore delle cose ripetute.
Le mani artigliano il lenzuolo
il respiro è vapore metallico


 Donatella Maino  onirica - anni 2000
Art. Rino Rossi.

Giaciglio


 L’eco di un crollo di macerie,
raggi di luce fiammeggiano
L’eco di un crollo di macerie,
raggi di luce fiammeggiano
le mie braccia, le mie dita sono giavellotti
in proiezione al tuo volto. Cadrai,
le tue ossa saranno scoglio bianco, umiliato
dallo schiaffo erosivo dell’onda marina, simile
alla mia passione ridotta a baciare
le tue caviglie di cenci.
Fermo è il passato, fermo e assolto
in quel giaciglio di leone
dov’io pettinavo la tua criniera e l’odio.


Donatella Maino
Art. Rino Rossi.

Amore sparito

 

Nei miei versi segreti
m'avvicino all'amore
giostrando in un valzer confidenziale
e in brezza d'ispirazione
mastico un'ostia immacolata.
Ancora lo cerco
nei sentieri impervi dei miei presagi
nel mentre vendo la mia storia nelle strade
per un abbraccio mistico
nel ricordo di un amore sparito.

Donatella Maino
Art. Marina Tomasi.

giovedì 5 maggio 2022

Il giorno cade


 Il giorno cade a  riccioli di sangue
per nutrire la notte delle brume,
dalle conchiglie nascono
 sassi bianchi sulla rena:
li raccolgo  
- zoppicando china -
d'ognuno m'adorno il collo e il cuore
al peso di una piuma.

Donatella Maino
Art.Pier Luigi Zanni.

Divinazione


 Aprivo appena la camicetta,
due bottoncini di malizia
in quegli anni castigati
dai mie lutti.
S'andava a catechismo
nei meriggi di festa:
la vita pulsava nelle aule
dei conventi, luoghi trionfali
di voglie santificate;
eravamo sempre bagnati
d'acqua benedetta
e dall'acqua marcia
di gla.dio.lì appassiti


Donatella Maino 

Art. Ida Dipa.

Ballata celeste

 

Viziami questa notte, col respiro dei cieli,
disegnati uomo come l'orlo di monte.
Lieve il movimento ma eretto e splendido.
Ascolteremo le nostre risate,
toglieremo un po' di forza agli angeli
che nel fare l'amore
serbano intatto il loro candore.
 

 

foto mia ( i miei primi quarant'anni)

mercoledì 4 maggio 2022

Anni 90


 Ah, la mia vita
Non basta più la bellezza di una ruga,
l'abbraccio della spiga al cardo,
un piercing pungente alla lingua, non basta.   .
Un'ombra  si rifà il trucco al movimento indolente di una vela.   
la catturo col riso sguaiato di una smorfia,
come il ventre materno di un uomo.  
Ah, la mia vita. la mia vita o di essa quel che rimane,  
si distenda al di là dei tetti irti di comignoli,
apra il conclave delle donne incaute.


Donatella Maino
Art, Franco Gardiman.

domenica 1 maggio 2022

Rosso illogico


 Sempre, dopo il dopo viene il tardi
con quella lingua di rosso illogico;
parole che parlano di se stesse,
alfabeto occulto che lascia intendere
l'esilio nell'angolo più scuro della quiete,
dove sento il rumore dei dolori,
i passi degli assenti vivificati
il cammino degli sconosciuti


Donatella Maino 2022
Art.  Antonella Losso.

sabato 30 aprile 2022

Pathos


 Il preciso rintocco degli anni,
un canto che a più voci s'accoda:
è un lento assopirsi
mentre le unghie incidono il palmo.
Sorrido ai colori della sera
al suo bagaglio di malinconia,
sorrido alle reliquie di un amore
ormai tiepido, ora c'è il nulla amoroso
ma l'amore
è il solo tutto che la vita mi ha dato.
Ecco il pathos concreto, scrive
nella propria pagina,
disegna l'immagine della brezza,
e delle nuvole in cammino.



Donatella Maino 2022
 Art.  Kerstin Kuntze.

Sentimental



E' uno stato di grazia,
è un'apologia omerica
quando la tua voce diventa
organo dei bassi.fondi
che narra di poeti e muratori,
di pugili rotti al setto,
di donne possedute,
di te ricreato nel mio letto
con le tue esagerazioni
con la solennità episcopale di un artigiano maledetto.
Ci siamo ammazzati per il desiderio di vivere.


Donatella Maino 2022
 Art. Francesco Paci Salerno.

Giullare


 Tanto pe' cantà...  per dare un senso giocoso alla mia attitudine. 😘
Chiedo scusa ai veri poeti, davvero!

Giullare
mi separo e mi aduno
in milioni di viti e bulloni
all'officina del buon mercato
colgo l'aria della canzone.
aggiusto ombrelli,
congiungo stecche dentro un portone
o sul sagrato dell'androne.
significo senza peso
endecasillabi, settenari,
ritmi  a spasso, salsicce e madonnari.
scrivo da schiava in compulsione
con la cicala o col trombone,
labirinti  svelti e sinuosi
tracciano confini a fili spinosi.
madre lingua s'allea alla ruga,
in participi, gerundi, congiunti-vi,
tutti nel calderone, che me ne frega!
è profilo di me, di te, è ritratto che vive,
o scarna epigrafe alla spoon river.
(ogni riferimento è puramente casuale)
 

Roma, 17 novembre 2006. Presentazione, a pagamento, della mia prima raccolta, m'avrebbero pubblicato anche la lista della spesa con quei soldini, eh!  😉

Donatella Maino 2006

giovedì 28 aprile 2022

Oltre le parole


 Quando tutto sarà detto,
la parola andrà verso il suo oltre,
sentirete il battito della mia latitanza
arrivare dai boschi di pietra;
forse allora canterò ancora,
sarà canto del mio pensiero
che fluido scorrerà nella trasparenza
del mio essere ogni paesaggio.
L'emozione saprà rileggermi in quel non detto
sarà in quel dolore che fiorisce
alla fine di tutte le stagioni.


Donatella Maino aprile 2022
Art. Manfred Koschabek

mercoledì 27 aprile 2022

Solo una volta


 Un braccio proteso era il mio grido,
la mia mano che in alto si apriva, era
inafferrabile, dietro di me, il futuro:
eretta la fiera dei soldati
col cuore di latta, falli barcollanti
che si tenevano per mano
al levar della luna;
e più in alto le stelle, le stelle
della dolente contrada.
Tutto è respiro, una volta,
soltanto una volta e mai più.


Donatella Maino 2022
Art. Rino Ros

lunedì 25 aprile 2022

In fremito di senso


 Lo sguardo fisso sul quel quadro,
nulla di più dissimile dal nero
averti incontrato nel buio dell'inferno
contenta d'armonie oscure
e canti d'alba di giorni mai nati.
di grana confusa la tua carnagione,
fecondata al biasimare triviale
di fumo e bevanda:
vera culla alla mezzasera.
Lo spirito del tempo soffia con poca conseguenza
in tanto volgere degli anni, rammenda i margini
all'intero intendere dita erranti in fremito di senso.


Donatella Maino 2022
 Art.  Rino Rossi.



Repost (giornata special)


 corrono di bocca in bocca
le mie cadenze maldestre
nel regno degli uguali e dei simili.
siamo solo il silenzio dell'uguaglianza,
schiavi di uomini che si lavano
nella grandezza del Nilo
stringendo al petto il copricapo da faraone.
il fiume è palude di democrazia,
la costituzione terra arida,
è sparita l'ombra degli alberi secolari.
qualcuno appunta una coccarda
sul petto spolpato di Lazzaro:
è il premio ai non più...
dopo la morte delle rondini.

Donatella Maino 2022
Art.  Pier Luigi Zanni (allegoria)

domenica 24 aprile 2022

Giaciglio


 L’eco di un crollo di macerie,
raggi di luce fiammeggiano
L’eco di un crollo di macerie,
raggi di luce fiammeggiano
le mie braccia, le mie dita sono giavellotti
in proiezione al tuo volto. Cadrai,
le tue ossa saranno scoglio bianco, umiliato
dallo schiaffo erosivo dell’onda marina, simile
alla mia passione ridotta a baciare
le tue caviglie di cenci.
Fermo è il passato, fermo e assolto
in quel giaciglio di leone
dov’io pettinavo la tua criniera e l’odio

 

Donatella Maino 2022

Art. Rino Rossi


sabato 23 aprile 2022

Un grande ricordo

Donatella

Qualche anno fa, mi arrivarono queste parole che ho conservato con grande, immensa passione. Sono versi di una persona dolcissima, grande artista, indimenticabile. Oggi mi faccio un regalo, li condivido con piacere e immodestamente, auguro ad ognuno una storia immensa come la mia, senza mai sfiorare un lembo di pelle.

 

 sei qui con me
davanti al miracolo dell'incendiarsi
il verde dell'acero
e tu, mi sei estate indiana di passione...
te ne prego, non lasciarmi, zavorra
spartana al capriccio dei venti, amore...
se vuoi, invitami ad andare, tanto
sarà per sempre un a te ritornare.

 https://youtu.be/h2GgO4rFj9c

Onirica


 Fu come uno stordimento sulle prime
poi il trionfo ebbe la meglio.
Mi avvolse una glauca immensità,
fui carne viva nelle mie fantasie
*un braccio caldo mi cingeva la vita,
rovesciavo il collo all'indietro
con un lungo fremito mi abbandonavo,
nella mia inquietudine raddoppiavamo il piacere*
Un volo a strappo, un salto fuori dalla botte,
una manciata di giuggiole al veleno.



Donatella Maino anno 2000
Art. Rino Rossi.

venerdì 22 aprile 2022

L'approdo


 l'approdo
le scarpe rosse inciampano
in gradini violenti, formano scale di paura:
sono follia sospesa
allo sguardo degli uccelli
quando cercano l'approdo.


Donatella Maino 2022
Art.  Marina Tomasi.

giovedì 21 aprile 2022

Ci vuol coraggio

 

 

Ci vuole coraggio                   
per trovare incantesimi verbali,
per farli diventare ustioni
che deformano il pigmento
che rimuovano il tessuto originale...
come il primo peccato,
come la mela dell'albero del bene e del male
ci vuole amore-velluto su cui far scivolare le parole.
Ci vuole rabbia, forse rancore per  far nascere frutti maturi
da deporre agli angoli delle strade
su trasparenti alzate di gomito orlate a ghirlande
e santuari di madonne senza pianto.
ci vuole coraggio.


Donatella Maino   06.01.2021
Art. Manfred Koschabek.

Destino


 Calma, dice il corvo del destino
che sull'accaduto sputa motivi siderali
e grani di rosario,
proviamo a pregare assieme.
Allora il mio tormento
diventa nausea glaciale,
il rigurgito sale dalla gola
fino a raggiungere
il mio riso sguaiato.
E' come un sollievo,
senza confessione.

Donatella Maino 2022
Art.  Rino Rossi.