L'immensità era in agguato
in un angolo traslucido.
un tremolio d'acqua rifletteva
il volto di mio padre,
assomigliava a com'era nelle foto
con la mamma, capelli scompigliati,
quasi un sorriso vecchio
come inciampasse sempre
in un frammento di dolore.
Sei donna ormai, disse,
sollevando la mano
per salutare o schiaffeggiare.
I miei pezzi presero a cadere
lasciandomi libera di vivere mio padre
dentro gli anni, pellicole di sudore,
ritratti d'uomini e il Suo dolore.
Donatella Maino
Nessun commento:
Posta un commento