mercoledì 25 maggio 2022

(Prosa antica)


 Nulla, nulla, non ti muovere,
ormai la frase è spezzata,
una parentesi e poi ancora una parentesi
hanno corroso la lingua, l'anima,
più non scorre sangue nell'io ubbidiente.
Imperversa la tua voce,
mi viene in mente l'urlo aperto cinque anni fa
mentre mi uccidevo cadendo nella neve
davanti ad una sporca locanda,
ero acqua sciolta al male.
Ancora l'insegna m'invita,
un affrettarsi di passi su e giù
agli angoli del mio cervello, all'imbarco per l'isola.
Così resto in silenzio e chino il capo sul petto
che mutilato disegna metà dello scempio.




Donatella Maino
Art.Kerstin Kuntze.


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