aveva un sacco di ragioni il clochard
per scoprirei misteri della sua vita insonne.
Solo la luce del lucernaio, al di sopra della smania,
gli permetteva di cadere nelle tazze da tè,
fra il giallo del limone e il vapore dell'acqua bollente,
allora si metteva un cappello di tela cerata
e una camicia simile a una vela per alzarsi in volo
ed essere il bersaglio di qualche cacciatore
impiantato nel cemento sotto le volte
dei ponti-cimitero autostradali.
si tuffava ogni giorno nella nebbia del bucato
dove esprimeva il mistero dell'avversione
e il disgusto per le differenze capitali,
le rassomiglianze e le agnizioni.
percorreva il tonfo delle catene, il cigolio dei cingolati
le piatte-forme che come lui nessuno mai colse
Donatella Maino (metafisica) anni '90
Art. Enrico Battiati.
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