"Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita
scappata dal nulla.
Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio,
s'è acceso un lampo di certezza:
si c'eri. Esistevi.E' stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata.
Mi si è fermato il cuore." (O. Fallaci)
Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio,
s'è acceso un lampo di certezza:
si c'eri. Esistevi.E' stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata.
Mi si è fermato il cuore." (O. Fallaci)
Non ho mai avuto bagagli,
solo il mio corpo
e il disegno di un albero
che ha sostituito l'amore,
quando respiravo a piccoli sorsi
sbuffi di nuvole provenienti
dalla pressione sotterranea:
novembre è la potenza degli echi,
mese di corone sporche di fango,
di assi inchiodate senza vernice.
mese di corone sporche di fango,
di assi inchiodate senza vernice.
Forse devo reinventarmi la storia,
strofinarmi via gli incubi dagli occhi
strofinarmi via gli incubi dagli occhi
e chiedere allo sciamano
chi ha rubato
ciò che ancora sto cercando,
qualcuno di cui non riesco
a trovare il nome
tra le rose bianche interrate alla croce.
chi ha rubato
ciò che ancora sto cercando,
qualcuno di cui non riesco
a trovare il nome
tra le rose bianche interrate alla croce.
Donatella - novembre 02, 2010
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