lunedì 16 aprile 2018

Aria





Aria
i rami della quercia frustano
le mura del carcere spezzando
l'aria in tante piccole schegge,

gocce di luce che pendono
sulla pelle, accompagnate
da nitriti calibrati a briglie
incarnite al collo della miseria;

una cavità antica, un amore feroce,
il corpo appeso ad una fune di parole.

Prego, a mani mozze,
bestemmiando le litanie,
con il sangue che mi incolla i talloni. 

Donatella 2 novembre 2010

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