Sempre, dopo il dopo viene il tardi
con quella lingua di rosso illogico;
parole che parlano di se stesse,
alfabeto occulto che lascia intendere
l'esilio nell'angolo più scuro della quiete,
dove sento il rumore dei dolori,
i passi degli assenti vivificati
il cammino degli sconosciuti.
con quella lingua di rosso illogico;
parole che parlano di se stesse,
alfabeto occulto che lascia intendere
l'esilio nell'angolo più scuro della quiete,
dove sento il rumore dei dolori,
i passi degli assenti vivificati
il cammino degli sconosciuti.
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