In quel tempo ci abituavano al dolore anche le fiabe:
piccoli orfani sperduti nel folto dei boschi
catturati dagli orchi,
principesse che crollavano
in un letargo di morte apparente;
in esse tutte le alchimie delle parole
in un linguaggio piccino.
La fiaba poi mi si faceva presagio:
perdita delle persone amate,
una casa fredda come il ghiaccio,
personaggi nuovi da leggere
con l'intelligenza del cuore.
Ancora la fiaba racconta:
la morte è finita, si trascina la vita
Donatella Maino 2022
Art. Daniela Cervoni
Versi incisivi, che ammaliano. Buona domenica, Donatella.
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